Mi sono goduta il mio primo giorno di riposo dal nuovo lavoro con una colazione super ricca, un borsa nuova e un giro in libreria. Io e mia figlia.
E grazie a lei, ho capito di nuovo quanto ci sia da imparare dai bambini.
Non mi dilungo molto ma giusto per farvi capire meglio la situazione vi do 2 informazioni:
Matilda ha una malattia autoimmune ai reni che prevede l’utilizzo di una mascherina se ci troviamo nei luoghi chiusi o in presenza di bambini.
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Detto questo, torniamo a noi. Arriviamo il libreria e le nostre strade si dividono: lei nel reparto bambini e io in quello delle novità. Chiacchiero con la mia dispensatrice di libri preferita e intanto sento mia figlia che se la racconta da sola, ripassando le emozioni di Inside Out. Viviamo nel relax più totale per un’altra ventina di minuti fintanto che arrivano mamma e figlia. La bambina avrà avuto 2 anni in più della mia e la mamma massimo 10 anni in più di me.
Matilda la saluta e questa simpaticissima bambina la snobba. Ci riprova. Di nuovo nulla anzi, l’incredibilmente simpatica bambina corre da sua mamma e le fa segno di abbassarsi per dirle una cosa all’orecchio.
Nel frattempo, io mi sono trasformata in uno squalo, mi sono avvicinata lentamente a mia figlia ma con gli occhi fissi sulla simpatica coppia perché giá sapevo cosa sarebbe successo: la simpatica bambina e la spumeggiante mamma, hanno guardato in maniera schifata prima mia figlia, poi la sottoscritta, la quale si era fatta un film in testa nella quale atterrava la Mamma Del Secolo tirandole in testa “Il libro della cacca”.
Sarà stata per la figura di m**** , o per la loro ignoranza e quindi la loro totale inutilità in una libreria, che il duo se n’é andato dalla stessa porta dalla quale é entrato lasciando Matilda alla ricerca di una risposta (anche se la domanda non era ancora stata fatta) e me in uno stato di furia nera.
Ho tentato di tergiversare ma é servito a poco:“Mamma, perché quella bambina non mi voleva?”
Credetemi, non sapevo se piangere o urlare.
Per fortuna é bastata una frase a spiegare e soddisfare la curiosità di Matilda che ha colto l’occasione per imparare la parola “ignoranza”.
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Come sempre, comincio quasi a pensare che sia una mangia, ho trovato il libro giusto, al momento giusto: “Orecchie di farfalla” edito da Kalakandra nella collana Libri per sognare. I 14€ piú ben spesi della mia vita, ve lo assicuro.
Un’assaggio di trama: Mara viene prese in giro. Sempre e per tutto. É compito della sua mamma farle vedere il mondo con occhi diversi. Preso dalla giusta angolazione, una cattiveria, può nascondere un segreto prezioso. Niente può abbattere Mara, che ha fatto della sua positività, la sua più grande lezione.
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Dietro un bambino felice, c’è il prezioso lavoro dei genitori, compagni di gioco ma anche e sopratutto di vita.
Ma figlia adora questo libro ed era il risultato che volevo d’ottenere. Spero che non mi chieda più perché un bambino la eviti, ma che piuttosto mi dica che nessun bambino ha visto che bella mascherina colorata ha.
Non é il volerla far crescere troppo velocemente, é solo aiutarla a superare una situazione, che si ripresenterà anche a scuola alla quale non deve badare. Chi vuole conoscere Matilda, prende lei e le sue mascherine di Topolino. A chi le farà delle storie, consiglierà di leggere un libro, male non fa di sicuro!
 
 
 

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