Care mamme, eccomi di nuovo qui.
Questa volta vi voglio parlare di fotografia.

Mi capita spesso di ricevere domande su come riesca a scattare foto a Giovanni “così bene”, quale macchina uso e se ho dei consigli da dare.
Partendo dal presupposto che questo è quello che faccio a livello professionale, e che esperienza e conoscenze tecniche contino molto, credo che ognuna di voi, con un po’ di impegno e qualche accorgimento saprà fotografare sempre meglio i propri piccoli!

giovi

Dividerò questo post di consigli in tre step fondamentali per capirci qualcosa in più 🙂

La macchina fotografica

E’ vero. Quello che conta è l’occhio di chi scatta e la sua sensibilità. Ma anche l’apparecchiatura è importante. Io utilizzo una reflex Nikon d700 e potrei stare qui ore ad elencare le caratteristiche di questo corpo fantastico che mi aiuta a cogliere i momenti più importanti della nostra vita. Ahimè, però, sono strumenti costosi e non tutte abbiamo una reflex così a portata di mano. Per fortuna oggigiorno esistono sul mercato macchine più abbordabili, più leggere e con una prestazione degna di quelle professionali.
Quando mi capita di consigliare qualcuno sul corpo da acquistare tendo ad insistere più sulle ottiche (obiettivi) che sulla macchina in sé. Più sono luminosi più sapranno catturare ogni singolo frammento di luce dell’ambiente in cui state scattando e il risultato sarà esattamente come voi volete. Io prediligo i fissi rispetto agli zoom. Sia per una questione economica sia di resa. Uno zoom luminoso potrebbe arrivare a costare tanto quanto la macchina fotografica. E nonostante questo non eguaglierà mai la luminosità di un obiettivo fisso. Se poi, la paura è quella di dovervi spostare continuamente, avvicinarvi e allontanarvi dal soggetto..beh, prendetela come un esercizio fisico che non fa mai male! Oltre al fatto che questo movimento vi permette di entrare in contatto con chi state fotografando in modo molto più intimo e coinvolgente.
Quindi, se volete scattare con le reflex sbizzarritevi pure perché ce ne sono tantissime in commercio ma fate attenzione a quali ottiche acquistare.
Per chi, invece, ama la fotografia ma non ha intenzione di investire così tanto in una reflex esistono compatte ottime al giusto compromesso e non per ultimi i telefoni di ultima generazione che hanno una qualità d’immagine sopraffina.
La qualità, dunque, si riesce a trovare. Il resto dovete mettercelo voi.

Quando, come e dove

Quando scattare? Durante la mattina o nel primo pomeriggio. Avete bisogno di luce. Luce naturale. Il flash non serve, io lo utilizzo solo in situazioni di emergenza.
Non c’è cosa migliore che fissare un’immagine così come la state vivendo con i vostri occhi. E il flash, a parer mio, spegne un po’ di magia.
Se invece siete amanti delle foto al tramonto allora quella mezz’oretta prima che scenda il sole è la migliore. Ma dovete essere all’aria aperta, in casa non si riesce a cogliere quella sfumatura calda e risulterebbero sicuramente molto scure.

giovi e papi

Come? Scattare, sempre. O almeno, spesso. Più fotograferete più ne vedrete i miglioramenti. Fissatevi degli obiettivi, anche giornalieri. Per chi è più pigro basterebbe anche una foto al mese, ma ben pensata e ispirata. Per il primo anno di Giovanni, ad esempio, ho scattato una foto al mese in braccio al suo papà, sulle sue spalle. Riguardandole adesso, a distanza di mesi, mi accorgo di quanto è cresciuto e ne colgo la sua preziosità. Ed avremmo questo ricordo per tutta la vita.

Dove? L’ideale, per dare risalto al soggetto, sarebbe in un ambiente neutro. Non servono grandi fondali o chissà quali cose, anzi. Un muro dal colore uniforme, una tenda chiara o semplicemente candide lenzuola. Io però amo il reportage, amo gli scatti dal sapore di vita vera e mi ritrovo a fotografare anche in mezzo al disordine e in ambienti colorati. E’ ovvio che il disturbo esiste quando le riguardo ma dipende sempre da ciò che volete ottenere. Quindi va benissimo anche il soggiorno pieno di giochi e con i cuscini spaiati, quello che conta è fermare un momento che per voi è importante. Per gli scatti puliti basta inventarsi un momento sul lettone ed il gioco è fatto!

Filtri

Una volta scattato dovrete riguardare le fotografie, selezionare le migliori, conservarle in modo ordinato e sopratutto, stamparle! Se avete a disposizione un computer o solo il cellulare e se vi piace l’idea, potete “aggiustare” (non stravolgere) attraverso tantissimi software o app (vsco uno di queste) quelle più belle.
Il mio consiglio in questo caso? Poco è meglio. Una raddrizzata e un tocco all’esposizione. Nella maggior parte dei casi non serve altro.

Un’ultima cosa, prima di salutarvi: ricordatevi di fissare momenti quotidiani, anche se apparentemente vi sembrano di poca importanza; quando riguarderete quelle immagini vi racconteranno molto più di quel che pensate oggi. E saranno impagabili.

giovi sulle spalle di papà  giovi e papi giovi e papi giovi e papi

Un abbraccio,
Federica

IG fo_
www.wedophotography.it

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