
Per la nuova rubrica Womoms_Books vorrei consigliarvi un libro da portare in spiaggia. Dimenticate gli Harmony o i libri estivi che hanno sempre lo stesso stampo: copertine coloratissime e contenuto futilissimo. Proviamo un’insolita lettura marittima…
Partiamo dal presupposto che ho acquistato questo libro spinta dal titolo; non ho letto la trama. Non ho neanche guardato il film ne chiesto pareri in merito. Volevo scoprirlo; vedere dove mi avrebbe portata.
Ed eccomo qui, alla fine di un viaggio nella Germania degli anni ’40. la Guerra è in pieno svolgimento.
Non viaggio sola; a farmi compagnia c’è la Morte. Molto altisonante come compagno di avventure non trovate?
Ma questa volta è lei a parlare, a sentirsi stanca, colpevole.
Mi racconta la storia di una bambina di nome Liesel: di quanto le sia sempre stata vicina senza mai toccarla.
La piccola è costretta a crescere in fretta trovandosi faccia a faccia con una realtà che nessuno dovrebbe mai conoscere…men che meno a 10 anni. Dopo aver assistito alla morte del fratellino a causa del gelido inverno, la nostra protagonista viene affidata ad una nuova famiglia che si occuperà di lei. La notte è costellata di incubi ma grazie a papà Hans, le ore di sonno perse, saranno ore dedicate alla scoperta della scrittura e della lettura. Uno spiraglio di normalità tra le crudeltà della guerra.
Le ore del giorno invece sono dedicate alle innocenti malefatte con l’amico Ruby; personaggio fondamentale nello svolgimento della storia. Un po’ come Max giovane ebreo tedesco che per un po’ abiterà nello scantinato di casa. O come la moglie del sindaco che mette a disposizione della bambina una grossa fortuna…non aggiungo altro, voglio lasciarvi il piacere della scoperta.
Premetto una cosa: trovo che questo titolo sia decisamente inappropriato. Si è vero, Liesel ruba dei libri, ma il fulcro del romanzo non è questo: queste pagine trasudano emozioni, vita e morte, speranza, vendetta….sono vive! Trovo anche un non so che ti romantico, di poetico. Un profondo senso di famiglia, di valori fondamentali in un momento storico tra i buoi a livello di tutela dei diritti umani.
Trovo meraviglioso l’utilizzo dei libri come filo conduttore per qualcosa di eterno e profondo come il legame tra persone che si amano e si rispettano. È un romanzo questo, particolare anche nella stesura. Non è la classica storia da leggere senza interruzioni; questa storia pretende delle pause per capire, interiorizzare l’incredibile umanità che lo scrittore ci mette sotto gli occhi.
Provate a leggerlo così: con calma, senza fretta.
Non ve ne pentirete.
Benedetta Artusi
Ti raccomando ad occhi chiusi un altro libro da portare in spiaggia, quello di cui ho parlato in questo mio post: http://wwayne.wordpress.com/2014/08/23/la-nostra-ultima-estate/. : )