Bentrovati con la nostra rubrica sulla vita in USA. In questo appuntamento torno a parlarvi di una festività
che, pur non essendo prettamente americana, è molto sentita e popolare anche da queste parti. Sto parlando di Saint Patrick’s Day, la festa del giorno di San Patrizio.
Questa ricorrenza ormai è diffusa in tutto il mondo ma ha origini irlandesi. Il santo, nato in Inghilterra, fu poi catturato dai pirati d’Irlanda. Durante i sei anni di prigionia, Patrizio si avvicinò a Dio. Ritornato dalla sua famiglia, iniziò a studiare in Europa e tornò successivamente in terra irlandese da missionario cattolico. Grazie a un suo miracolo pare che non ci siano serpenti nell’isola. San Patrizio, insieme a Santa Brigida e a San Columba, è patrono d’Irlanda. Quando gli irlandesi immigrarono in America, portarono con loro il culto del santo tanto che San Patrizio è anche patrono della città di New York. A Manhattan sulla 5th Avenue, quella della biblioteca e dei negozi belli come Tiffany and Co. per capirci, si trova una meravigliosa cattedrale dedicata proprio al santo e per la stessa strada, il 17 Marzo, il giorno di San Patrizio appunto, passa una parata storica che risale addirittura al 1762, precedente non solo alla costruzione della suddetta cattedrale, ma più vecchia anche della Dichiarazione d’Indipendenza.
Essendo la comunità irlandese considerevole in quest’area, la festa è molto sentita anche qui in New Jersey, per questo motivo molte città e cittadine organizzano la propria parata, dove sfilano carri con simboli e bandiere irlandesi, suonatori di cornamusa, generalmente in abiti tradizionali e i coloratissimi mummers, non prettamente irlandesi ma conosciuti da queste parti per i loro costumi appariscenti e per la parata di Capodanno a Filadelfia, ma questa è un’altra storia.
Alcuni sono gli “ingredienti” fondamentali della festa: il colore verde, il Leprechaun, il trifoglio, cornbeef and cabbage, la birra
Originariamente il colore che rappresentava il santo era il blu, ma poi con il passare degli anni si pensò che il verde rispecchiasse meglio la terra d’Irlanda e richiamasse al trifoglio, lo shamrock, simbolo sacro anche nell’età pre-cristiana e poi in seguito della trinità, e insieme alla croce celtica, emblema di San Patrizio. Tutto quindi si tinge di verde: biscotti, dolci, abiti, cappelli, bracciali, collane, ecc. Da MCDonald’s puoi trovare lo shamrock shake solo in questo periodo dell’anno, un milkshake alla menta, ovviamente tutto verde. Dunkin Donuts vende ciambelle rigorosamente dello stesso colore, e di verde devi vestirti se non vuoi essere punzecchiato dal Leprechaun. Questo è un folletto irlandese, alto come un bambino piccolo, ma dalle sembianze di uomo, con barba e cappello, indossa una giacca solitamente rossa o verde; è un ciabattino che si diverte a fare scherzi e che passa il suo tempo a raccogliere monete e a nasconderle in una pentola alla fine dell’arcobaleno.
Il giorno di San Patrizio gli irlandesi mangiano manzo impanato nella farina di mais accompagnato da cavolo cappuccio, pane alla soda con uvetta e bevono tutto il giorno tantissima birra meglio se irlandese come la Guinness, ma non necessariamente. Dopo la parata, infatti, si riuniscono nei pub a festeggiare.
Si sente spesso dire The Luck of the Irish “ La fortuna degli irlandesi”. Il bello di vivere in America è che le feste degli altri diventano anche le tue e il giorno di San Patrizio ci sentiamo tutti un po’ irlandesi, e magari chissà che non arrivi anche a noi un po’ della loro buona sorte.
Alla prossima con usi e costumi americani.
Happy St. Patrick’s Day, Alessandra! Personalmente non ho mai festeggiato la ricorrenza ma mi sa che di leprechaum in giro ce ne stanno parecchi pure qua da noi, comunque adoro l’Irlanda e i suoi colori 🙂 Certo che però c’avete un po’ la fissa dei folletti dispettosi lì in America, eh 😉 E per la serie “non ci credo ma mi adeguo” io quando esce un bell’arcobaleno la pentola con le monete d’oro la cerco!! Hai visto mai che un verde ciabattino giocherellone mi renda ricca 🙂 🙂 🙂
Grazie per i preziosi accenni storici e buona fortuna a tutti =D
Ciao Stefania, grazie per essere passata di qui ancora una volta e per il commento. Io personalmente cerco di prendere dalle feste altrui quello che può arricchirmi, una ricetta nuova, una tradizione o magari una pentola d’oro.
A presto
Complimenti! Ottimo articolo!
Grazie Tiziana per esserti fermata a leggere. Sono contenta che ti sia piaciuto. Alla prossima
Grazie Bruna mi fa davvero piacere leggere che ti piacciono i miei articoli. Spero di trovare sempre argomenti stimolati. Grazie ancora per essere passata di qui anche questa volta. Alla prossima