Sara Rattaro è tante cose. È una boccata d’aria fresca, un pianto liberatorio, il sorriso sincero di un’amica. È la mano appoggiata alla spalle e la sensazione di spavento quanto ti sembra d’aver visto qualcosa che non c’è. È verità e mai finzione. È vita e mai fiaba.
Sara Rattaro è Emozione. Con la E grande.
La adoro dal suo primo romanzo; i suoi libro li acquisto SOLO cartacei perchè pochi meritano con lei.

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È mamma, donna, scrittrice….è quello che vorrei essere io. 2 su 3 non è una brutta media…ma da appassionata di libri e lettura, non potrei che sognare altrimenti.

Finora ha scritto 5 stupendi romanzi editi da Morellini Editore, Giunti Editore e Garzanti e vinto Il Premio Bancarella 2015 con ” Niente è come te” oltre ad una serie di altri riconoscimenti.

Alcune cose, a mio avviso, sono fondamentali per la lettura dei suoi libri: silenzio attorno, massima concentrazione, fazzoletti e zero mascara per evitare l’effetto panda data la caduta libera di lacrime.
I suoi libri toccano le corde del nostro Io, ci avvolgono e ci stordiscono. Aprono gli occhi sulla vita, a volte amara, ingrata ma subito pronta a far pace, a farci vedere la luce e a rimetterci in senso, con la testa sulle spalle e il cuore di nuovo pronto a ricevere.
Cuore di donna spesso e volentieri maltrattato, disprezzato….come la vita di tante di loro, costrette a subire violenze sia verbali che fisiche. La parola femminicidio è piú che mai attuale e non stiamo parlando di paesi lontanti o di culture retrograde. Parliamo della nostra terra e della nostra “illuminatissima” cultura occidentale che permette ad un marito di poter usare la moglie come pungiball senza ricevere nemmeno una denuncia….
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Emma, nome di fantasia per la Donna che ha ispirato questo romanzo, è una ragazza ribelle e sicura di se. Non scende a compromessi e prende in mano la sua vita fin da ragazzina iniziando una relazione con un uomo piú grande, lasciando la casa dei genitori e una crepa nel loro rapporto.
Ha voglia di crescere, guadagnare, vuole essere una donna emancipata.
Ma dopo anni, l’amore finisce. Ha ormai una carriera consolidata, viaggia e frequenta persone. Ed è durante una serata tra amici che incontra Marco; giovane brillante e intraprendente. La sua fame di vita colpisce ancora e in pochissimo tempo, i 2 sono già marito e moglie.Sarà l’inizio della fine. Anni di sofferenze e di parole urlate in silenzio….in questo amore malato, nasce Martina, costretta anche lei ad una vita da reclusa troppo piccola per capire, ma non per guardare e vivere la sofferenza della sua mamma.
“Splendi piú che puoi” è l’ennesimo successo di una scrittrice capace di raccontare fatti atroci e trasformali in soffi di vita.
Si intrufola delicatamente tra le pagine nei suoi libri quasi fosse un personaggio secondario, per non distogliere l’attenzione dalle parole di persone vere, che raccontano la loro storia. Non sono solo donne. Anche un papà si trova alle prese con una figlia “rapita” dalla mamma e portata via (dal romanzo “Niente è come te”).
Le sue incursioni sono delicate, sono le briciole di pane lasciate da Pollicino sulla strada per tornare a casa. È una particolarità che appartiene solo a lei e che apprezzo tantissimo. Tra un capitolo e l altro, appare, scrive e scompare….meraviglioso.
Ho scritto di lei perchè è impossibile non farlo e, complice un’articolo su Vanity Fair di questa settimana basato sulla telefonata tra la giornalista Isabella Mazzitelli e la Vera Emma, vorrei essere anch’io portatrice del messaggio di Sara Rattaro: non arrendersi mai ma anzi, splendere…splendere più che si può. Sempre.
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