Nelle ultime due settimane prima della partenza (ora siamo a Londra!!) Roma sembrava ripiombata in una sorta di innaturale autunno: freddo, vento, pioggia…uno scenario davvero poco comune per la mia città, e temperature a dir poco imprevedibili, visto che appena 15 giorni prima il clima era, a tutti gli effetti, “da mare”.
Col freddo, si sa, arrivano i malanni, ed io e Aurora, puntualmente,  avevamo preso tosse, mal di gola, febbre…  Come tutte le mamme sanno, però, la malattia, nella maggior parte dei casi, è il meno: è restare tutto il giorno in casa con i bimbi LA VERA SFIDA!!
Così ho pensato di raccontarvi come affronto le lunghe giornate casalinghe, in compagnia di una quasi treenne in piena regressione e con frequenti momenti di “mammite acuta”, due gatti che si detestano ma adorano la mia bimba – che, ahimè, ha una predilezione per le loro code… –,  la mia piccola dose di creatività, e tanta tanta pazienza!
Ho scoperto che per intrattenere la mia piccola signorina le attività “artigianali”, se così vogliamo definirle, sono le più soddisfacenti, nonché quelle che riescono a tenere la sua attenzione focalizzata per il più lungo tempo auspicabile (mezz’ora eh! Ma a me pare già un gran risultato, farla rimanere per un po’ seduta, incuriosita, impegnata…con quel suo visino assorto che mi fa innamorare ogni volta).
Ecco qui la mia “top-five” domestica, testata e a prova di bimbi (e mamme…)!

  • Pittura delle pigne

I vostri bimbi adoreranno colorare ogni ‘foglia’ della pigna di un colore diverso e vi coinvolgeranno, chiedendovi di dipingerne una a testa: sarà bello collaborare, consultandosi sui colori, e creare qualcosa di solo vostro, fatto con le manine di mamma e piccolino/a.
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Occorrente:

  • acquerelli
  • 1 pigna
  • un paio di pennelli
  • resistenza agli schizzi
  • pareti domestiche dipinte con vernice lavabile
  • vestiti a prova di pittura
  • indole Zen

Punti di forza: affinamento della motricità fine nell’uso del pennello su superfici da colorare decisamente ridotte; divertimento assicurato; soddisfazione dei piccolini per la riuscita nella loro impresa.
Criticità: con ogni probabilità il vasetto con l’acqua in cui intingere il pennello si rovescerà non meno di un paio di volte, con conseguente allagamento della stanza e grasse risate per l’artefice in miniatura del piccolo disastro. La pulizia dei pennelli dopo l’uso di un colore genererà più schizzi di un’onda anomala che si abbatte su un minuscolo scoglio: siate pronte a resistere, e a non esplodere!!
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  • Piccoli chef all’opera: prepariamo le pizzette!

Occorrente:

  • – un rotolo di pasta sfoglia
  • – olio e sale
  • – passata di pomodoro
  • – coppapasta tondo o bicchiere/formine
  • – carta da forno e teglia
  • – piccolo collaboratore famelico
  • – grembiule modello camicia di forza

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I piccolini potranno divertirsi a incidere tondi nella pasta e poi a coprire ogni “Signor cerchio” – così lo chiama la mia piccola cuoca – con la passata di pomodoro condita con olio e sale, utilizzando con prevedibile imperizia il cucchiaio a mo’ di cazzuola. Respirate a fondo, è solo pomodoro. Guardate piuttosto la loro faccia quando assaggiano la passata leccando il cucchiaio con aria furtiva e si dipingono dei bei baffi rosso fuoco sul musetto! Nella mia esperienza, Aurora preferisce di gran lunga occuparsi dei ritagli di pasta sfoglia, piuttosto che avventarsi sul pomodoro. Vuole che io crei tante palline che lei si diverte poi a stendere a mo’ di frittelle con un piccolissimo mattarello di legno che non so davvero dire da dove arrivi, ma sospetto provenga da qualche confezione di pongo.
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DSC_7539Punti di forza: tutto il bello delle mani in pasta, con tanti benefici effetti ‘antistress’ per i piccolini; esperienza sensoriale completa e stimolante; merenda fatta in casa bella e pronta!
Criticità: attenzione a sfornare le pizzette prima del pasto principale…diventeranno il pranzo, e non ci sarà nulla da fare per impedirlo! Arrendetevi alla possibilità di dover approntare un cambio completo dello chef in miniatura: neanche il grembiule salverà le maniche!
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  • Collage very homemade

La colla è un oggetto del desiderio che improvvisamente potrà materializzarsi tra le mani dei vostri bimbi, dando loro estrema soddisfazione. Una sorta di scettro del potere, con cui, sappiatelo, se non avrete l’attenzione e la rapidità di un ninja, tenteranno di incollare qualsiasi cosa capiti loro a tiro. Aurora si diverte ad incollare il suo indice col suo pollice, ogni santa volta, ma il top è stato quando ha spalmato per bene lo stick di colla sulla sediolina su cui dovevo sedermi io, mentre mi ero alzata un secondo per prendere le forbici… Eh vabè. I rischi del mestiere mamma!!
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Il bello di questo ‘gioco’ è che i bimbi si divertono a comporre disegni tutti loro con i ritagli che voi offrite loro, e vanno bene proprio tutti, indistintamente! Io utilizzo anche i libricini che escono dalle mitologiche bustine del giornalaio, quelle con l’animaletto di turno, i vecchi album da colorare già scarabocchiati con tanti personaggi da prelevare, la carta da regalo avanzata (quell di Minnie, ad esempio, è stata un ottimo bacino di cuoricini, fiocchi, palloncini…).
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Occorrente:

  • fogli bianchi
  • colla in stick – preparatevi ad un possibile mono-uso
  • ritagli di carta da regalo, giornali per piccoli, album da colorare (già scarabocchiati), e qualsiasi foglietto di carta con figure di animaletti, bestiole e pupazzi di ogni sorta!
  • abilità multitasking e riflessi da portiere

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Punti di forza: divertimento garantito; si opera da seduti (tregua tregua tregua!); si sviluppa la manualità e la fantasia dei piccolini.
Criticità: incollamento compulsivo; caduta dello stick di testa stimata intorno alle 15-20 volte; ritagli di carta microscopici sparsi per la stanza – modello carnevale di Rio. Se avete gatti giocherelloni…effetto raddoppiato!

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  • Il cielo in una stanza

Aurora ha da sempre una grande passione per il ‘buio’: aspetta con ansia che sia sera per accendere le sue mini-light e ancor più per proiettare sul soffitto della sua cameretta le stelline col suo vecchio carillon della Chicco (uno dei regali più belli mai ricevuti!). Ora che sta crescendo, ho pensato di aiutarla a coltivare questa sua passione per lucine e stelle acquistando on line un kit di adesivi fosforescenti, di quelli che brillano al buio, per capirci. Poiché il soffitto era un tantino scomodo da raggiungere abbiamo optato per una parete stellata (una piccola area in realtà). Devo ammettere che è stato estremamente divertente anche per me, e Aurora ha trovato il modo di sciogliermi anche in questa occasione…nel realizzare il suo piccolo firmamento ha incollato le stelline sempre a gruppi di tre: una stella grande – il papà –, una stella media – la mamma – e (attaccatissima alla mamma) una stella piccina – lei. Non dimentica mai di mostrare agli ospiti il suo piccolo capolavoro luminoso, tanto ne è soddisfatta!
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Occorrente:

  • Stelline adesive fosforescenti (io ho comprato queste e mi sono trovata benissimo: Wandtattooshop)
  • Manine creative
  • Piccola porzione di parete libera (o anta di armadio)

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Punti di forza: un capolavoro che rimarrà esposto nella cameretta del vostro bimbo e un bel momento di collaborazione mamma-piccolino, che potrebbe anche serbarvi tenere sorprese…
Criticità: nel mio caso, la porzione di parete scelta era sopra la panca porta giochi, dunque per tutta la durata dell’operazione ho dovuto vigilare che Aurora non si buttasse di sotto…e un paio di volte prenderla al volo!
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  • Giardinaggio casalingo

Se la temperatura esterna non è proibitiva (e quella del piccolino non supera i 37…) si può optare per la tattica “giardinaggio”. Poiché ogni bambino esistente adora giocare con l’acqua, proporre di annaffiare le piantine in genere riscuote un discreto successo! Aurora ha il suo mini annaffiatoio, che io riempio di tanto in tanto col mio grande.
Occorrente:

  • annaffiatoio in miniatura o bottiglietta da mezzo litro
  • cambio felpa già pronto
  • per i più previdenti: galosce già ai piedi del piccolo giardiniere


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Punti di forza: si sta all’aria aperta; si impara pian piano a rispettare e curare le piantine; si è a contatto (indiretto) con l’acqua, eterna passione infantile!
Criticità: con ogni probabilità l’annaffiatoio, dopo pochi minuti, sarà svuotato sul pavimento (se vi dice bene, perché la mia Aurora l’ha svuotato anche fuori dal balcone…con grande apprezzamento della mitologica signora del pianoterra, l’equivalente di una iena assetata di sangue) e la pozzanghera artificiale sarà immediatamente utilizzata per saltarci dentro a più non posso. Inevitabile!

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Che altro dire? Buon divertimento! 🙂

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