Seguo Sara su Instagram da almeno 5 anni, conoscevo la sua storia tramite le foto piene di emozioni e quando ho avuto la possibilità di conoscerla meglio tramite il blog non ho esitato a chiederle di condividere quella che per molti è una storia di speranza a lieto fine, essendo io adottata so quanto è il lungo e difficile il cammino di chi ogni giorno spera e quando ha accettato di raccontarsi per noi ero emozionata. Vi presento Sara Stratimirovich conosciuta meglio come @reveblanc.
Ringrazio la redazione di “TheWomoms” perché invitandomi a descrivere la mia vita da mamma in questa rubrica, mi ha dato la possibilità di ascoltarmi ed osservarmi, cosa che non faccio spesso.
Sono però sincera, ho avuto difficoltà nel descrivermi a parole.
Dopo tutti questi anni alla ricerca di un figlio, ormai la mia mente e in parte il mio cuore avevano abbandonato l’idea di poterlo diventare e forse sarà dovuto a questo la mia difficoltà nel descrivermi qui oggi.
Mi capita spesso di stupirmi ancora di essere diventata mamma quando incrocio gli occhi sorridenti della mia bambina, è lì che capisco di essere stata baciata da Dio… lei, Lucilla il nostro piccolo miracolo!
…Chi sono… Mi chiamo Sara e sono una di quelle donne a cui è stato detto:”non potrai mai avere un bambino”ed invece….
Da questa esperienza di vita che Dio ha voluto donarmi ho capito che Amore e Medicina non vanno molto d’accordo!
Sia io che mio marito non abbiamo mai voluto sottoporci a cure, questa è sempre stata una nostra scelta, ma ammiro chi intraprende con amore questa faticosa e lunga strada.
Noi avevamo deciso di adottare un bambino perché, io, ormai, dopo 7 anni,ero cambiata, ero sempre nervosa, arrabbiata col mondo, triste, scontenta e mi sentivo perennemente incompleta come donna e inutile come moglie.
Soltanto chi ha vissuto questa esperienza di non riuscire ad avere un figlio può capire.
Ci si sente sbagliate, ci si sente cattive, perché ogni volta che ci si trova davanti ad una bella pancia rotonda ci arrabbiamo e ne siamo invidiose…ci si sente diverse, così fragili.
Quanti pianti, quanti perché senza mai una risposta.
Sarà perché ho patito tanto, e ne ho un ricordo indelebile nella mia mente che quando sono rimasta incinta ho avuto paura di dirlo, ma allo stesso tempo lo avrei urlato a squarciagola.
Oggi che sono mamma, mi reputo una di quelle mamme che forse in tanti potrebbero definire “strana” ,da non prendere ad esempio.
In realtà sono una mamma che agisce semplicemente con il cuore, credendo fermamente che questo possa far bene più di ogni altra cosa a mia figlia.
Non ascolto molto chi mi dice che “sono tutti vizi quelli che le stai dando”… non ascolto chi mi dice “sarebbe meglio che tu facessi così”…etc… in realtà non è da un giorno che sono così, lo sono sempre stata, ho sempre avuto la mia bella testa dura e ho sempre fatto ciò che secondo me era giusto. Ed oggi con Lucilla è la stessa cosa, mia figlia è sempre in braccio a me, le piace il contatto, sentire il calore delle persone.
Non ha mai amato il passeggino (tutt’oggi lo evitiamo molto volentieri), la sdraietta, il seggiolone etc etc…
I primi due mesi sono stati i più difficili, Lucilla piangeva spesso, abbiamo sofferto di qualche colica e ne venivamo anche da un parto non “semplice”, finito, dopo aver percorso tutto il travaglio, ad un tanto odiato cesareo.
Ma Dio e la Vita hanno voluto insegnarmi anche questo…che diventare mamma e genitore di un figlio è una cosa che non puoi programmare e non puoi far andare come vuoi tu… la Vita ti inonda e tu puoi soltanto lasciarti andare.
Oggi quella ferita aperta che porto in grembo è la “porta” più luminosa che io abbia mai aperto, da lei, lì sotto, è uscita la farfalla più colorata e vitale della mia vita…da quella stessa “porta” ho avuto la possibilità di conoscere…. l’Amore!
Sara @reveblanc
http://www.reveblanc.it/
Incredibile come mi riveda in tutte le fasi del racconto…
Dalla speranza minima di diventare mamma, ai sentimenti di inutilità e disperazione, a volte. AL parto finito in cesareo, ai due mesi di pianti disperati (suoi e a volte miei) e alla volontà di amarla incondizionatamente, tenendola vicino al cuore 😉
Ti auguro ogni bene. Io, mamma baciata da Dio come te, a distanza di due anni e tre mesi, la guardo e mi emoziono ancora oggi. Mi sento miracolata e grata al cielo per il dono che ho avuto.
Sara
Ciao Sara,
non sai quante persone ho avuto modo di conoscere con la nostra stessa storia… per fortuna da poter raccontare con un lieto fine………. altre, stanno lottando ancora oggi, ma ho fiducia in nostro Signore che non le abbandonerà mai e nella loro immensa forza!
Un giorno saranno anche loro mamme <3
ti abbraccio e grazie per aver lasciato un tuo pensiero qui.
Sara
Ciao sara ti seguo da tanto…..seguivo il tuo blog e ora da un po’ su ig. Conoscevo la tua storia, ma leggerla così….. Raccontata da te……emoziona, emoziona ancora di più, grazie! Affidarsi al Signore è questa la via…. Buona vita Lucilla: dono di Dio. Con affetto Ilaria
La fede in Dio mi ha aiutato tanto, quando non vedi più nessuna luce intorno a te non sai dove aggrapparti avere una Fede è ciò che può salvarti. Questa fede può essere in Dio, può essere in Buddha, può essere nella natura, basta credere fermamente in qualcosa per non rimanere soli ……. Ricordo i miei colloqui con il parroco della mia Chiesa, continuavo a domandarle che cosa avevamo fatto di tanto grave io e Riccardo da non poter vivere questa esperienza di vita… perché ?…perché?…cosa voleva Dio da noi?!…. è lì che abbiamo preso la nostra scelta di adottare un bambino. avevo accettato l’idea che forse il suo disegno per noi era diverso da quello che ci eravamo immaginati. E che l’amore di un figlio forse doveva arrivare da lontano e non direttamente da noi…. Ma poi… le cose sono andate come la vita ha fatto che dovessero andare. Sono felice! non sai quanto…e tanto tanto tanto grata.
grazie per seguirmi e grazie per aver lasciato un tuo passaggio qui!
con affetto
Sara
Fa sempre strano leggere nero su bianco le emozioni! Un grosso abbraccio Sara
Grazie <3 … un abbraccione grande anche a te
Ciao Sara, sono mamma e ho capito e ” sentito” benissimo tutto quello che hai scritto. Complimenti, Lucilla è bellissima. La speranza è sempre l’ultima a morire , per fortuna!
Ciao Silvia,
Voglio essere sincera, la speranza l’avevo ormai persa… Mio marito no, lui era sempre positivo…ma io… io ormai non ce la facevo più! … La mia vita era un continuo PERCHE’?
….Siamo stati fortunati, questo sì,….continuo a ripetermelo ogni mattina quando vedo il suo sorriso.
Grazie per esserti fermata qui a scrivere un tuo commento.
ti abbraccio
Sara
Ciao Sara, leggere le tue parole mi ha fatto rivivere quelle emozioni che ho vissuto anch’io ormai 10 anni fa, dopo anni di attesa, tentativi, pianti, delusioni e un intervento, i medici mi avevano dato pochissime possibilità di rimanere incinta ed invece è arrivato Jacopo e dopo 5 anni, a sorpresa, anche Ludovico! Due piccoli miracoli che mi hanno riempito la vita.
2 miracoliiiii!!!!!!!!…… che donne fortunate siamo?!
Quando leggo di queste storie mi rendo conto ancora di più di quanto la vita sia sì a volte difficile e triste, come gli ultimi avvenimenti qui in Italia …ma anche così Bella e piena di Gioia!!!
Grazie per avermi raccontato che i miracoli possono avvenire anche per ben 2 volte!
Ti abbraccio forte
Sara
Bellissime parole che mi danno speranza… quanto ho pianto quando la ginecologa mi ha detto che dovevamo rivolgerci ad un centro di infertilità…. anche noi non vogliamo proseguire… non mi sembra giusto (è solo un mio punto di vista) ho accontonato l’idea di diventare mamma… a Febbraio il colloquio con il centro è prenotato… faremo tutti gli esami… poi basta! Voglio solo capire se non possiamo per qualche motivo o meno… poi ci fermeremo… Se Dio non vuole che diventiamo genitori un motivo ci sarà…
Ciao Sara,
io sono una mamma come te a cui a 20 anni è stato detto sarò difficilissimo che tu abbia dei figli !!!!!!
appena sposata desiderosa di mettere su famiglai con l’uomo dellamia vita etutto in fumo!!!!!
anche noi indirizzati verso un’adozione ….niente medicine.
ogni sera pregavamo insieme chiedendo a Dio la grazia di un figlio ….ho comincaitoad avere problemi di salute…..esai cosa erano questi problemi di salute? mio figlio che cresceva nel mio grembo un dono prezioso che si chiama Emmanuele…… quanod ho visto quel corpicino sullo schermo hocapito che la fede mi aveva salvata la nostra fede non ci aveva abbandonato
tistupirò….dopo Emmanuele son arrivati altri 4 figli e ora sono in attesa del 6 con due angeli che ci guardano da lassù in braccio a Dio.
come te ho ascoltato il mio ccuore e straviziato a detta di alcuni i figli coccolandoli tenedoliincollo e ringraziando Dio per loro e con loro…
ti rignrazio per qusta tua testimonianza eprchè si sente poco parlare di Dio di come la fede possa essere salvezza e come la vita sia un don oda no sottovalutare
veronica
Che emozione leggere la tua storia..ho rivissuto tutte le sensazioni provate per anni e anni; ho pregato tantissimo anche io Dio per capire il perché di tutta quella sofferenza, noi che eravamo pronti a crescere, ad accudire un figlio ed alla fine abbiamo capito: nostra figlia stava nascendo nel nostro cuore! Io non saprò mai cosa si senta a crescere un figlio in grembo ma ho potuto sentire nascere giorno dopo giorno mia figlia nel mio cuore… senza sapere quando avremmo potuto abbracciarla, ma il cuore cresceva sempre più! E con lui la serenità nel vivere la nostra sterilità. vorrei descrivervi a parole l’esplosione di amore che si è creata appena il tribunale ci ha chiamati per comunicarci che eravamo diventati mamma e papà di una bimba di 40 giorni; veramente vorrei essere in grado di esprimerla a parole ma dopo più di un anno non ne sono ancora in grado 😉 Non avrei mai pensato di poter amare così follemente qualcuno senza averlo mai visto. Questa è l’adozione, finalmente ci siamo incontrati, siamo famiglia.