Ho sempre avuto una certa passione per il giardinaggio, credo perché fin da piccola sono cresciuta osservando mia mamma che, ogni primavera, si prendeva cura del grande giardino che circonda la casa di famiglia.
Allo stesso modo mi divertivo ad osservare mio zio, nella casa dove sono cresciuta fino ai tempi delle medie mentre i miei genitori lavoravano, che si prendeva cura di un immenso orto, uno sterminato frutteto, un grande pollaio ed un recinto per i conigli.
La passione per il giardinaggio e la curiosità di curare un orto, dunque, credo che siano la naturale e piacevole conseguenza dei miei ricordi di infanzia.
Ho la fortuna di vivere in una casa che, pur essendo di dimensioni modeste, è circondata da un grande giardino nel quale potermi sbizzarrire per cui, quest’anno più che mai, mi sono dedicata ad esso.
Ma, nello specifico, sapendo che non tutti hanno la fortuna o il desiderio di avere un giardino, voglio parlarvi di come ho decorato ed abbellito, in modo divertente e funzionale, l’angolo antistante l’ingresso di casa (che ha un triste muro ingrigito dalla pioggia), un piccolo spazio che, volendo, chiunque può ritagliarsi anche su un balconcino.

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Anzitutto, dal momento che avevo visto spesso delle vetrine allestite di cui mi ero innamorata, mi sono fatta regalare dal mio fruttivendolo tre cassette di legno vuote, di quelle che altrimenti sarebbero comunque finite in discarica, ho preso una vernice bianca per esterni e tinteggiato le cassette, in modo coprente ed omogeneo.
Poi ho acquistato alcune piantine e diversi bulbi, tutti decisamente low cost, e dei coprivasi in plastica tinta unita, dai colori accesi. Anch’essi decisamente low cost. Le piantine sono, nello specifico, garofani ed aromatiche varie, che ogni anno io e mio marito trapiantiamo poi in terra. I bulbi, invece, sono quelli di trenta tulipani e di una promettente dalia rossa.
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Ma non ero soddisfatta.

Avevo sempre avuto il desiderio di realizzare un piccolo orticello, osteggiata però con fermezza da mio marito che lo considerava antiestetico.

 Alla fine ho trovato il compromesso: l’orto in vaso.
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Avendo una parete parecchio spoglia ed infelice sul retro della casa, ho acquistato dei grandi vasi in plastica verde brillante ed alcune semenze, quasi per gioco, per vedere cosa ne sarebbe venuto fuori. Beh, ad oggi posso dire con soddisfazione di prendermi cura di diverse piantine di piselli alte quasi 20 cm, alcune piantine di fagiolini in velocissima crescita, dei puntini verdi che ben presto saranno del profumatissimo basilico ed alcuni germogli che spero evolvano presto in splendidi papaveri. Questi ultimi, in particolare, non sono altro che il risultato di una confezione scaduta e dimenticata in credenza di semi di papavero edibili, di quelli che si trovano sul pane e sui salatini: dovendoli buttare, li ho sparsi in un vaso vuoto chiedendomi se mai ne sarebbe venuto fuori qualcosa, ed eccomi qua felice e sorpresa del risultato.
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Non contenta della scarsa varietà di elementi seminati, ho deciso di dare un ulteriore tocco di colore all’angolo green di cui vi accennavo all’inizio anche perché i bulbi, finché sono tali, significano vasi pieni di terra e nient’altro e l’estetica non è granché appagante.
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Allora ho implementato la varietà con tre piantine di fragole, di cui una nello specifico di fragoline bianche, una piantina di pomodori datterini ed una di peperoncini.
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Ciascuna ben collocata in un piccolo coprivaso rosso fiammante.
A me il risultato piace tantissimo e passo parecchio tempo a rilassarmi osservando l’evoluzione delle mie piantine.
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Trovo il giardinaggio parecchio terapeutico e, tra l’altro, costa molto meno dell’analista.
In totale, per realizzare il mio angolo green, ho speso meno di cinquanta euro e, se tutto dovesse filare liscio come spero, molto presto potremo goderci i frutti di questo bellissimo hobby.
Spero di potervi aggiornare molto presto, magari con delle gustose ricette a base dei frutti del mio orticello domestico.
Anzi, del mio angolino green!
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