Vacanze italiane ormai agli sgoccioli per la mia famiglia di expat!
Vacanze, beh parliamone.
Sono certa che i bambini si siano divertiti. Hanno avuto l’occasione di passare il tempo con i nonni, grande risorsa che ci manca per tutto l’anno!
Hanno mangiato tonnellate di formaggio che purtroppo ad Hong Kong è un bene non facilmente reperibile e in ogni caso non c’è grande varietà.
Hanno avuto l’occasione di ammirare posti meravigliosi, andare al mare, gustarsi chili
di gelato artigianale, ma anche annoiarsi un pochettino perché abbiamo
abbandonato il ritmo serrato di una tipica giornata hongkonghese super programmata tra
scuola e attività, riuscendo ad avere ore e ore di puro ozio.
Sembra proprio che in Italia il ritmo scorra più lento e più rilassato.
Per me invece sono stati giorni un po’ frenetici.
Abbiamo organizzato un meraviglioso Battesimo per il mio piccolino,  preso aerei e treni per
spostarci da una parte all’altra del Bel Paese, e abbiamo definitivamente chiuso alle
spalle la porta della nostra casa a Roma, quindi trasloco in grande stile da fare in
pochi giorni. Tante scatole chiuse con dentro i più dolci ricordi, e l’ultimo sguardo a
quell’arredamento che era stato scelto con tanto amore da due giovani fidanzati che
all’epoca tutto avrebbero pensato, tranne di trasferirsi dall’altra parte del mondo.
Ed ora eccomi qui a godermi la lentezza degli ultimi giorni italiani, a concedermi il lusso di un aperitivo organizzato all’ultimo minuto senza dover ricercare una babysitter per qualche ora (ripeto,santi nonni!!), a mangiare la pizza a 5,00 euro ed entrare in un qualsiasi supermercato credendo di essere ad El Dorado essendo abituata ai prezzi esorbitanti del cibo ad Hong Kong.
Sono queste piccole cose che mi mancheranno una volta che avrò attraversato il gate all’aeroporto.
Ma quel che più temo è il saluto dei miei bimbi ai nonni, specialmente di Francesco,
tre anni e mezzo e una vera venerazione per il nonno con il quale ha passato 24
ore su 24 a giocare, esplorare, correre in bici e parlare di tutto anche se in realtà il mio
povero papà non capiva quasi nulla non sapendo l’inglese.
Che meraviglia la famiglia.
Noi dovremmo aspettare un altro anno prima di poter godere di nuovo di tutto
questo amore.
Se voi avete la fortuna di avere gli affetti vicini, non risparmiatevi in abbracci.
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