C’è un momento nella vita in cui ogni genitore rivive con i propri figli i ricordi della sua infanzia. Oggi per me è stato uno di quei momenti e mi sono emozionata moltissimo.

Avete mai sentito parlare dell’acqua cristallina della Val Vertova? Ecco io e i miei cugini praticamente abbiamo trascorso tante estati in questa valle ancora incontaminata, da tempo meta preferita delle famiglie del posto. Anni fa non c’erano i social network e sicuramente nemmeno l’invasione turistica di quest’ultimo periodo.

Sono certa che gli abitanti seppur orgogliosi di avere vicino a casa una valle così bella, sono comunque un po’ gelosi del loro angolo di paradiso nascosto.

Comunque ormai dopo averci pensato ho deciso di parlarvene, è tanto facile scrivere di posti nuovi e lontani, quanto è difficile aprirsi e parlare di posti che hanno segnato la nostra infanzia, il rischio è sempre quello di non essere all’altezza e dimenticare quindi qualcosa di importante… lascerò parlare soprattutto le immagini, quelle non mentono e sono più significative di mille parole.

Se siete di Bergamo o abitate vicino a Milano, la Val Vertova è perfetta per la classica gita fuori porta con i bambini, ma non solo. Qui potrete trascorrere qualche ora di relax in mezzo alla natura e fuggire dalla calura estiva senza dover raggiungere quote altissime, infatti il percorso è quasi tutto pianeggiante.

La prima cosa che dovete sapere è che le auto possono arrivare all’inizio del percorso solo fino ad esaurimento dei posti auto e solo nei giorni feriali. Nel week end la strada viene chiusa il sabato dalle ore 13 e la domenica dalle 8, è presente quindi una navetta che vi porta dalla stazione di Vertova fino all’inizio del percorso ( costo 2 euro biglietto unico andata e ritorno) Altra premessa doverosa è che se arrivate al pomeriggio è possibile che anche nei giorni feriali dei mesi estivi troverete il blocco della strada vista l’affluenza. Conviene quindi programmare la gita fin dal mattino presto in modo da godersi tutta la giornata e non rischiare di passare ore a cercare parcheggio in un paese che non conoscete rischiando spiacevoli multe. Una volta arrivati a destinazione troverete due parcheggi, uno a pagamento e uno libero fino ad esaurimento posti, inutile dirvi di non fermarvi subito al primo, ma di tentare il secondo che si trova leggermente più avanti, ma che pochi conoscono e non sempre viene indicato nelle recensioni.

il primo si trova vicino ad un punto ristoro del GAV (Gruppo alpino Vertovese) dove troverete i servizi e un piccolo parco giochi per i bambini, il costo si aggira intorno alle 7 euro e vi danno un braccialetto identificativo.

Se non volete usufruire del punto ristoro, è possibile fare un piccolo pic nic veloce tra le zone d’ombra vicino ai torrenti, ma con l’accortezza di lasciare pulito, è triste doverlo specificare, ma purtroppo molta gente del posto è giustamente infastidita dalla sporcizia lasciata dai turisti. Quindi se volete venire a visitare questo piccolo paradiso siate civili, la natura è così generosa con noi che è un peccato rovinarla.

La camminata dura circa un 40 minuti andando a passo lento e con bimbi a seguito, quindi se siete amanti del trekking non aspettatevi sentieri lunghissimi, il percorso è però davvero suggestivo, ricco di  angoli meravigliosi con pozze blu e acqua cristallina, piccole cascate che incanteranno i bambini e faranno la felicità anche dell’instagrammer più esigente.

Durante tutto il percorso vi accompagnerà il rumore dell’acqua che trasmette quel senso di pace e freschezza capace di farvi staccare la spina da tutto, foto a parte. E’ ovviamente possibile rinfrescarsi in prossimità delle pozze, ma è fatto divieto tuffarsi. L’acqua è gelida e appena metterete piede capirete cosa intendo per gelida… ( so che se mi legge qualche amica dell’adolescenza starà ridendo sotto i baffi per questo divieto, che ovviamente anni fa non c’era)

Ciò che renderà avventuroso questo posto per i bambini sono dei piccoli guadi e le rocce su cui vi fermerete per riposare e mangiare ( non ci sono prati, se non all’inizio del percorso, vicino al punto ristoro)  Se decidete di venire con bimbi sotto i tre anni vi consiglio vivamente l’uso di una supporto per portarli perché con il passeggino non andreste per nulla lontano.

Spero di avervi dato un’idea per la prossima gita fuori porta, se non abitate distanti da Bergamo o Milano, un ultimo consiglio è quello di scattare qualche foto ricordo e poi spegnere il cellulare per staccare la mente da tutto. Questo posto merita davvero e per fortuna internet qui non funziona, ve lo dice una che sul web ci lavora tutti i giorni e averlo spento mi ha dato un senso di libertà impagabile che credo che al giorno d’oggi sia un lusso non da poco.

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