Non potevo immaginare, cara Amsterdam, che anche tu mi avresti rubato un pezzetto di cuore. Ti sei presa così tanti ricordi belli, in pochi giorni, da farti sentire subito “casa”.

Amsterdam è una città che accoglie, col suo cuore pulsante di canali e vicoli. L’incessante via vai di biciclette, che sfrecciano in ogni direzione, anima le vie che si intrecciano lungo il fiume, costellate di fioriere, finestre che occhieggiano, gatti che riposano dietro i vetri, candele sempre accese, rampicanti su ogni edificio che, con la sua forma unica e peculiare, si allunga verso il cielo.

Un cielo che si apre e si chiude, continuamente, passando dall’azzurro più limpido, al blu cupo che prelude alla pioggia.

E si fa amare,
anche per questo.

Amsterdam ha il grande pregio di lasciarsi scoprire a piedi, passeggiando semplicemente. È così che ne abbiamo visitato gli angoli più preziosi, gli scorci più suggestivi, i locali più accoglienti, e i playground più allettanti! E non abbiamo perso l’occasione di visitarla anche in bici, un vero must! È un modo davvero semplice per sentirsi del posto, catapultati nel ritmo incessante della vita locale. In bici abbiamo attraversato il Vondelpark, coi suoi viali alberati, il gazebo degli innamorati, i cani che si tuffano liberamente nelle acque del laghetto catalizzando le attenzioni dei bambini, il bel playground in cui i piccoli interagiscono con coetanei di ogni nazionalità, mentre i grandi possono sorseggiare caffè ai tavoli di legno con vista lago.

E sempre in bici abbiamo fatta tappa al mercato dei fiori, dove Aurora si è divertita a scegliere bulbi per i nonni e per noi, elettrizzata da tanti colori e tulipani differenti.


Abbiamo scelto, anche questa volta, di vivere la città prendendo in affitto una casa, facendo la spesa e scoprendo così supermarket e cibi del posto, e godendo anche di momenti di intimità familiare nel bell’edificio in stile fiammingo che ha ospitato la nostra vacanza.

 

Quattro piani di bellezza (e scale ripidissime!), grandi finestre che hanno fatto da cornice alle mie colazioni lente, e i tanti angoli che abbiamo riempito con le nostre cose, il nostro quotidiano, i giochi di Aurora, la mia Nikon sempre pronta per l’uso, il Mac di mio marito… in una parola: la nostra famiglia. È una scelta che ci ripromettiamo di ripetere in ogni città, per sentirla veramente “nostra”.


Per il pranzo ci siamo sempre affidati all’ispirazione del momento, e abbiamo scoperto che ad Amsterdam si mangia benissimo! L’atmosfera di molti dei locali è intima, curatissima, non manca mai un’illuminazione confortevole, che scalda e riempie l’ambiente. E i menu sono all’altezza di palati fini, senza mai trascurare una scelta di pietanze per i più piccoli, coccolati con pastelli a cera e disegni da colorare.

Non poteva mancare una tappa all’Artis Zoo, che ci ha sorpreso per la cura riservata agli animali, e anche per la possibilità di venire a contatto con alcuni di loro, che se ne vanno liberamente a zonzo senza alcun controllo. Aurora si è innamorata delle foche, e come darle torto, con quei musini baffuti?! Degna di nota anche la “lezione” al Planetario dello zoo, compresa nel biglietto di ingresso: un viaggio interstellare da non perdere!

Tra le cose che volevo assolutamente fare, non appena prenotata la vacanza, c’era sicuramente il giro dei canali in battello. Consiglio di farlo al tramonto (che in estate è verso le 21…): un autentico spettacolo! La luce è più calda, e sembra infuocare gli edifici, prima di lasciare spazio alla sera, con lo splendore dei riflessi nei canali. Avrei voluto fare tante foto, e invece ho preferito godermi la gita, con Aurora emozionatissima seduta sulle mie gambe.

Ci siamo concessi una sosta anche al Sarphatipark, un piccolo parco che ospita un delizioso vivaio e un piccolo playground. In cerca di un locale per il pranzo, abbiamo scoperto, proprio a ridosso del parco, il quartiere De Pijp, in cui ci siamo ripromessi di prendere casa, al prossimo soggiorno. Interamente pedonale, coi suoi tanti locali caratteristici, il mercatino, la lentezza dei ritmi, e la bellezza degli edifici ricoperti d’edera: ci ha conquistato immediatamente!

Ultima tappa del nostro viaggio è stato Zaanse Schans, il paese dei mulini a vento, dove il tempo s’è fermato e tutto sembra scorrere quieto come quelle pale antichissime.

È davvero un posto imperdibile, irreale e incantato come un sogno. Si può raggiungere in treno (noi abbiamo fatto così), ma per i più sportivi c’è un percorso ciclabile direttamente da Amsterdam, e a detta di molti è un’esperienza fantastica pedalare tra campi fioriti a perdita d’occhio. Magari sarà per la prossima volta! Oltre ai mulini, tutti visitabili, ci sono tante piccole case, come magiche isole su specchi d’acqua ombreggiati e ponticelli che sanno di fate…e tantissimi animali curiosi (e furbissimi), pronti ad accettare cibo da grandi e piccini, coi loro musoni protesi verso le piccole e grandi mani. Aurora si è divertita moltissimo tra pecorelle e caprette, per i bimbi si tratta davvero di un’esperienza speciale, una immersione nella natura d’altri tempi.

Consigli per gli acquisti:

Io ho adorato le lanterne porta candela in ceramica a forma di edifici fiamminghi. Ne ho scelte ben tre, e sono certa che arrederanno a perfezione il davanzale del salone, con i lumini accesi saranno di grande atmosfera.

Per le amanti dello shopping: proprio dietro Piazza Dam c’è Primark… non serve aggiungere altro!

Per le più golose: non dimenticate di gustare i Waffle e Stroopwafel (con ripieno di sciroppo d’acero). Inutile dire che c’è una varietà incredibile di birre locali da provare, e che i negozi di giocattoli e le librerie tolgono il fiato per vetrine e arredi… c’è letteralmente da perdersi.

Per i più piccoli: non si può tornare a casa senza una Miffy! Si tratta della coniglietta olandese, una sorta di mascotte della città. Noi ne abbiamo scelte ben due… una in costume da olandesina, con un tulipano in mano, e l’altra in abito da ballerina, rosa, ovviamente!

E’ solo un arrivederci, cara Amsterdam, ci rivediamo presto!

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