Il 15 dicembre siamo partiti per Praga, nonostante la gravidanza, abbiamo fatto molti passi a piedi ed abbiamo raggiunto ovviamente questa meravigliosa città in aereo, evidente segno che essere “incinta” non è un impedimento, anzi giova al corpo e alla mente; intorno a me vedevo tutto con gli occhi di una bambina, vedevo tutto più magico.

Molte donne con uno status come il mio ovvero “gravide” con cui mi sono confrontata, mi hanno chiesto come facessi, o meglio, come avrei fatto se a tanti chilometri di distanza da casa sarebbe successo qualcosa. Partiamo dal presupposto che avevo bisogno di evadere; io e il mio piccolo (in grembo) abbiamo affrontato un mese di novembre non molto semplice, mio papà ha avuto una polmonite ed ha rischiato la vita; sono stati giorni da incubo, in cui mi disperavo e piangevo costantemente, unica forza era pregare il Signore Dio che lo guarisse e per nostra grazia è stato così, ed oggi posso dire che è uscito fuori pericolo, io l’ho chiamato il mio miracolo di Natale.

Ecco quel viaggio, prenotato mesi e mesi prima mi ha aiutata tanto psicologicamente e sono felice di esser partita senza troppe fobie o paure tipo: “Sono entrata nel settimo mese, e se mi accadesse qualcosa in aereo? Se avessi bisogno del mio medico?” Questi erano interrogativi che non nego, mi hanno tormentata, ma nonostante tutto ho preparato le valigie e senza pensarci troppo, con il supporto morale di Fabio, siam partiti.

È stato tanto bello quanto stancante girare per le strade fredde di Praga, alla ventiseiesima settimana, ma l’atmosfera natalizia che si respira nelle città estere a me piace da matti. È stato bellissimo passeggiare per il lungo ponte Carlo ( che potete vedere alle mie spalle )

Sapevate che Praga la chiamano la “piccola Firenze” ? Per Noi è un po’ un rito partire alla scoperta dei mercatini di Natale e questi di Praga sono stati molto belli e suggestivi.

La mia fortuna è stata sicuramente dettata dal fatto che Praga è piccina, riesci a visitarla anche senza bisogno di ricorrere ai mezzi pubblici, il bus turistico però ci aiuta sempre, ovunque andiamo è d’obbligo salirci a bordo, così riusciamo ad avere una visione panoramica della città. Abbiamo alloggiato non lontano dal centro al Charle’s Bridge Palace e come ben sapete per una come me che adora il momento colazione, è il massimo avere un ricco buffet a disposizione con tanti dolci e per diverse mattine.

Praga si divide in diverse zone, noi alloggiavamo nella zona 1, ovvero quella centrale, ed è immaginata come la forma di una stella, a cinque punte. Ogni punto indica la vicinanza o la lontananza dai luoghi principali; questa cosa mi ha fatto molto sorridere, che fantasia.

Unico disagio? Il frequente stimolo di andare in bagno, siamo donne e il peso del bambino sulla vescica sapevo sarebbe arrivato presto e a Praga ha dato il meglio di se; anzi, adesso si fa sentire sempre di più; la cosa buffa ma allo stesso tempo giusta è che all’estero i bagni pubblici sono a pagamento e spendevo in media 2€ (ovviamente in corone lì a Praga) di toilette solo al mattino, andavo alla ricerca delle monete in ogni momento. Beh tralasciando questo particolare che mi fa sorridere ogni volta che lo penso, vi dico che la mia gravidanza se ricordate è cominciata in concomitanza ad un lutto, (la perdita di mio suocero), proseguita con una brutta paura (il malore di mio padre) e mi auguro si concluda in maniera quantomeno tranquilla.

Ecco quindi partire alla scoperta di città, esser arrivati da lì anche in Germania a Dresda dove nevicava tantissimo, e dove io mi sentivo “Alice nel paese delle meraviglie”, è stato un toccasana per me ed il mio benessere mentale. Fisicamente mi avete chiesto spesso se avessi accusato nausee oppure dolori allo stomaco, beh questo no, almeno mi son risparmiata la sofferenza fisica, anche se dal sesto mese di gestazione mi è spuntata un ernia inguinale e fa male adesso che la pancia comincia ad esser bella grossa. Tutto sommato a sera quando arrivo stanca e dolorante, alzo le gambe sul divano con un cuscino sotto e riesco a trovare sollievo. Insomma noi mamme sopportiamo e come, in fondo ciò che conta più di tutto è la salute dei nostri piccoli. Concludo dicendovi che con il senno di poi sono felice di averlo fatto questo viaggio, e voglio promettere a me stessa che non smetterò anzi non smetteremo di prendere l’aereo e partire alla scoperta di luoghi mai visti, soprattutto quando nascerà Jacopo, io lo immagino un sognatore, come la sua mamma, e mi auguro possiamo avere ancora la possibilità di viaggiare, in particolar modo quando sarà più grandicello.

Per il momento ci prepariamo alla sua nascita, anche se già adesso sto cercando di organizzare una mini vacanza per il periodo estivo, quando il pupo avrà i suoi primi 4 mesi di vita; già mi assillano mille domande e tanti dubbi, ma con calma e al tempo giusto chiederò consiglio a voi, mamme esperte e rassicuranti quali siete.

Vorrei girare ed esplorare tanti posti insieme, tutti e tre, sarebbe bellissimo, questa è una promessa ed io voglio mantenerla.

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