In questi giorni a Cagliari si sta assistendo a quella che pare una vera e propria emergenza meningite da meningococco di tipo B

Il vaccino contro il meningococco di tipo B in provincia di Cagliari (e non solo) purtroppo è a pagamento e di conseguenza tante famiglie si ritrovano in questo momento a dover affrontare delle scelte importantissime, oserei dire vitali. Si, perchè il vaccino per questo ceppo di meningite ha un costo abbastanza elevato per una famiglia che magari, come me, ha più di un figlio.

Il costo è di 160/240 euro a figlio, 80 euro a dose per due o più dosi a secondo dell’età. Per chi ha  due figli questo prezzo si moltiplica, figuriamoci se una persona ha più di tre figli come me! Il totale diventa praticamente quanto uno stipendio.

Io mi chiedo, ma è giusto nel 2018 dover porre una famiglia a doversi privare magari di qualcosa di importante per la salute dei propri figli? Sopratutto dopo il recente obbligo di vaccinazione per poter iscrivere i nostri figli a scuola. Si è esteso l’obbligo a 10 vaccinazioni per malattie che, per carità, sono di sicuro molto importanti, ma alcune hanno un tasso di mortalità di gran lunga inferiore alla meningite.

Per i bambini nati a partire dal 2017 si è deciso di rendere questo vaccino gratuito e proprio per questo motivo non capisco come mai in un caso come quello di Cagliari in cui a essere colpiti sono i giovani, non si possa fare una vaccinazione di massa almeno per fascia di età come d’altronde fece la regione Toscana quando ci furono dei casi di meningococco di tipo C.

Anche perchè, pare certo il fatto che ci sia un portatore sano, inconsapevole, che frequenta probabilmente un noto locale cagliaritano che sembra abbiano frequentato alcune delle giovani vittime. Facilmente immaginainabile l’ansia dei genitori che in questi giorni stanno prendendo d’assalto gli ambulatori di igiene pubblica per prenotare il vaccino.

E se una famiglia non potesse permettersi di sostenere un costo simile? Non voglio neanche pensare minimamente che la salute dei nostri figli possa essere messa a rischio dal fattore economico.

Che l’Italia spesso sia un paese di controsensi purtoppo lo sappiamo, ma non si può pensare che la salute dei cittadini non abbia l’attenzione che merita questo proprio non possiamo accettarlo. Come i genitori proteggono e curano i propri figli, così anche lo stato dovrebbe curare e proteggere i propri cittadini.

Io comunque sono ottimista e confido nel buon senso delle istituzioni con la speranza che possano al più presto trovare una soluzione a questa emergenza.

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